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Mondiali. 10 Km fem. Grimaldi 12^, Bruni 31^

Fondo
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No podio. No party. Non è stata la maratona che ci aspettavamo e finora neanché il fondo delle meraviglie. Ne sono tutti consapevoli. Dal cittì Massimo Giuliani, artefice della squadra più vincente della storia, agli atleti. Comprese Martina Grimaldi e Rachele Bruni, rispettivamente 12esima e 31esima nella dieci chilometri mondiale al Port Vell di Barcellona, attesa con grandi ambizioni e chiusa con smorfie di delusione.
Il bronzo olimpico Martina Grimaldi - peraltro argento iridato a Shanghai 2011, oro a Roberval 2010, bronzo a Roma 2009 e campionessa europea a Eilat 2011 e Piombino 2012 - è stata per gran parte delle gara nelle prime posizioni. Quarta al primo giro, terza al secondo e quinta al terzo. Sembrava pronta ad attaccare, così come Rachele Bruni - atleta italiana più vincente in campo europeo con sei ori e due argenti da Dubrovnik 2008 - quarta, settima e quinta. Negli ultimi 1500 metri però anziché attaccare, le azzurre si sono dovute difendere e non ci sono riuscite. E' aumentato il ritmo delle altre atlete nel gruppo di testa, non il loro.
Dopo giorni di gara non può essere più considerato una sorpresa il percorso raccolto tra le barche e la passeggiata, né la ressa alle boe. Così come si sa che non è favorevole allargarsi all'esterno verso le correnti, dove magari sei sola e hai la sensazione di prendere più acqua e ritmo, ma in realtà fatichi a guadagnare metri. Le azzurre hanno patito boe e traiettorie, ma soprattutto sono apparse stanche e incapaci di cambiare ritmo nel tratto finale.
Gli ultimi due chilometri sono stati un assolo a ritmo di samba, con sbracciate che sembravano disegnare scie pubblicitarie verso le Olimpiadi di Rio de Janeiro. Vince Poliana Okimoto Cintra in 1h58'19"2, con tre decimi di vantaggio sull'altra brasiliana Ana Marcela Cunha. Bronzo alla tedesca Angela Maurer, 38 anni e dodici anni di medaglie passando dal bronzo nella 25 chilometri a Fukuoka 2001 all'argento e bronzo rispettivamente nella 10 e 25 chilometri a Barcellona 2003, fino all'oro di Roma 2009 nella 25 km poi difeso con l'argento a Shanghai 2011. Fuori dal podio la greca Kalliopi Araozou, quarta ma prima al terzo giro, e la campionessa olimpica ungherese Eva Risztov, leader dei primi due giri e poi nona.
Visibilmente deluse, le azzurre esprimono sconforto. "Ho tirato sino al terzo giro - racconta Grimaldi, atleta bolognese che compirà 24 anni il prossimo 28 settembre, tesserata per Fiamme Oro e Uisp Bologna ed allenata da Fabio Cuzzani - Ho dato tutto ma non è bastato. Ho perso anche gli occhialini. Mi spiace molto perché avevo aspettative diverse. Ora analizzeremo la prestazione e decideremo se nuotare la 25 chilometri". "Negli ultimi due chilometri non avevo più spinta nelle gambe - continua Bruni, 23 anni il 4 novembre, fiorentina allenata da Fabrizio Antonelli e tesserata per Esercito e Forum Sport Center - Ho nuotato bene per tre giri e sono sempre stata nel gruppo di testa, poi sono stata risucchiata e non sono riuscita più a trovare spazio".
Più approfondita l'analisi del cittì Massimo Giuliani: "Dopo i risultati delle 5 e 10 chilometri ci stiamo ponendo delle domande. C'è delusione. Inutile nasconderlo. Fino a qualche giorno fa eravamo il riferimento dell'intero movimento mondiale. Abbiamo preparato i campionati con lunghi collegiali e portando gli atleti a confrontarsi con i più forti degli altri paesi. Ovunque siamo andati, tra coppe del mondo, Grand Prix e tappe di coppa LEN, siamo saliti sul podio. Il gruppo non si discute. Vince da tre-quattro anni e assicura riciclo di atleti. La preparazione va rivisitata con calma, per valutare le cause di queste prestazioni che non riteniamo soddisfacenti. Dobbiamo capire perché nelle boe perdiamo posizioni anziché acquisirle; perché è mancata la velocità nel finale in tutte le gare condotte per tre quarti; se i tempi di carico e scarico sono stati produttivi o meno; se la tattica adottata con percorsi piatti e stretti sia giusta. Resta il fatto che siamo una potenza mondiale come affermano i risultati degli ultimi anni e che perdere una volta non significa necessariamente dover inseguire, ma capire come tornare leader o dimostrare ulteriormente di esserlo. Ora abbiamo altre tre prove. Team event e 25 chilometri sono gare importanti. Su cui contiamo. Al momento abbiamo un bilancio negativo ma parziale".


Risultati delle Azzurre
1. Poliana Okimoto Cintra (Bra) 1h58'19"2
2. Ana Marcela Cuhna (Bra) 1h58''19"5
3. Angela Alexandra Maurer (Ger) 1h58'20"2
12. Martina Grimaldi 1h58'24"9
31. Rachele Bruni 2h00'03"2


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foto di Andrea Staccioli / Deepbluemedia.ue